giovedì 27 dicembre 2012

Nel mondo di Ask fra feticisti e napoletani

Ask ha raggiunto una certa popolarità da qualche mese ormai (chiedo scusa agli hipster underground che lo usavano da tempo immemore). Era inevitabile che venisse invaso da quelle due categorie a noi tanto care: maniaci e napoletani.
Partiamo dai pervertiti: una piattaforma che consenta di scrivere intimamente qualsiasi cosa a qualsiasi ragazza rappresenta il traguardo di una vita da maniaci, iniziata su MSN e proseguita poi su Badoo e Facebook. Basta visitare il profilo di una ragazza a caso su Ask per trovare domande assurde tipo: Hai mai misurato la dilatazione del tuo ano? Sei zoofila? Ti andrebbe di cagarmi in faccia per 100 euro? Ma a dominare la scena sono i feticisti. Le loro pressanti richieste di foto di piedi e di scarpe col tacco sono praticamente ovunque.
Passando ai Napoletani, che il mio T9 scrive inspiegabilmente in maiuscolo, le  cose da dire sarebbero tante, troppe. Mi limiterò a citare quelle ragazze tamarrissime che hanno scambiato Ask per un cortile dove scambiarsi minacce-insulti a raffica per poi salutarsi e fare le finte amiche su FB . Ovviamente tutto avviene in modo anonimo. Ed ovviamente in dialetto talmente stretto che Nino D'Angelo stesso avrebbe bisogno di un buon interprete. Quindi non è raro imbattersi in Bambulella Napoletana DOC che replica a À FANATÍK97 riguardo le dimensioni della sua vulva. E questo nella migliore delle ipotesi.

Grazie Ask, la mia tesi sulla psicologia animale sarà una passeggiata.

mercoledì 26 dicembre 2012

Come non giocare una schedina (parte I)

Sempre più spesso mi viene chiesto "Orghi come fai a vincere sempre?". Ebbene non esiste una vera e propria tecnica per partorire schedine vincenti. Semmai esistono alcune regole non scritte che ogni buon scommettitore dovrebbe ricordarsi di seguire. Precisamente si tratta di cose da non fare assolutamente nell'atto della creazione. Innanzitutto scartate le quote inferiori a 1,80: non aiutano granché la nostra quota e perdere per un 1,50 del cazzo farebbe venire il fegato marcio pure ad un monaco buddista.
Punto due: evitate se possibile le doppie chance in quanto infide e bastarde. Se proprio ci tenete, puntate sulla doppia più alta fra le due disponibili (in genere l'X2 paga di più per ovvie ragioni). Punto terzo: non fidatevi mai delle classifiche. Contano meno di Napolitano nella politica italiana. Anzi vi dirò della mia teoria: le classifiche vengono appositamente affisse alle pareti dei centri scommesse per gabbare giovani impreparati ed illusi dalle statistiche.
Punto quarto: non giocate troppe partite. Ok ok è bello azzeccarne 15 e poi fare i fighi pubblicando schedine-lenzuolo su Facebook. Ma più ne giochi più puoi sbagliare, ovviamente. Punto quinto: mai fidarsi dei consigli degli "esperti" dati da pagine Facebook dai nomi altisonanti tipo ER MISTER DELLA TRIPLA oppure IL SIGNORE DEI PRONOSTICI. È gente che sputtana centinaia di euro al giorno e poi pubblica solo le schedine vinte. Eliminando post contenenti consigli errati e bannando utenti venuti a lamentarsi dopo aver buttato soldi nel cesso. Punto sesto: Inter e Napoli fanno cagare quest'anno. Non giocatele mai.

lunedì 2 luglio 2012

Nel 2043 verrà svelato il colpevole dell'attentato di Brindisi

Dopo anni di indagini, processi, perizie costosissime, udienze in diretta tv, speciali di Porta a Porta e Quarto Grado, nel 2043 (previsione abbastanza ottimista) finalmente scopriremo con chiarezza cosa avvenne a Brindisi il 19 maggio 2012, quando una bomba uccise Melissa Bassi (un altra angielo volata nll cielo).
In breve: un pensionato arterosclerotico, ex agente dei Servizi Segreti deviati italiani nonché ex massone, trovandosi in combutta con l'estrema destra e il Mossad Israeliano, ha piazzato una bomba di fabbricazione russa vicino alla scuola di Melissa, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica a favore della chiusura di Green Hill.

Comunque una spiegazione più plausibile di quelle date per le stragi di Ustica e di Bologna.

Italia umiliata in finale. Ma sul web tutti incolpano Monti.

Un 4-0 così netto e giusto come quello subìto dagli Azzurri non dovrebbe lasciar spazio a polemiche o controversie di alcun tipo: zitti e casa, ci hanno dato dato una lezione di calcio. Ma l'italiano medio, si sa, stupisce sempre per fantasia ed imprevedibilità, soprattutto riguardo ad argomenti futili se non addirittura trascurabili. Quindi, inevitabilmente, dopo la sconfitta azzurra bisognava trovare un capro espiatorio su cui scaricare rabbia e frustrazione: e chi meglio dell'odiatissimo premier Monti, accorso allo stadio di Kiev per sostenere la Nazionale? Meglio prendersela con lui piuttosto che con l'altro Mario, presunto Super, che in campo ha toccato 3 palloni sbagliandone 5. Meglio accusarlo di non aver cantato l'inno di Mameli piuttosto che ammettere che Prandelli, poveraccio, ha clamorosamente steccato la formazione. Più facile accusare Monti di portar sfiga, invece di ammettere che la nostra Italia ha stentato in un gruppo facilissimo ed è approdata in finale solo dopo aver battuto (ai rigori) la più brutta Inghilterra di sempre e la solita Germania che quando ci affronta si caga in mano inspiegabilmente. E così il web si scatena contro Monti, su Facebook impazzano fotomontaggi (leggasi "disegnini penosi fatti con Paint") in cui assume le sembianze di gufo o becchino o in cui gli si rinfaccia di aver aumentato le tasse, ormai un classico. Nel frattempo in Spagna se la ridono pensando alle polemiche di qualche settimana fa sul  presunto biscotto di Spagna-Croazia: gli spagnoli il biscotto ce lo hanno fatto in finale. E hanno fatto bene.

sabato 2 giugno 2012

L'invasione dei truzzi neofascisti.

Uno degli esemplari sociali più spettacolari e curiosi dei nostri tempi è senza dubbio il truzzo neofascista. Abbigliandosi ed atteggiandosi come un comunissimo truzzo, o bimbominchia che dir si voglia, egli ben si mimetizza fra la massa. Fortunatamente però, alcuni dettagli ci aiutano notevolmente nella sua individuazione: sul suo smartphone con cover del Duce comprato da un extracomunitario clandestino, tra una canzone e l'altra di David Guetta e Skrillex possiamo riconoscere infatti Faccetta nera ed altri inni del Ventennio, impostati come suoneria. Altro cult è il discorso di dichiarazione di guerra del Duce impostato come sveglia, da alternarse rigorosamente all'Inno di Mameli (che originalità!). Parlando con un tizio del genere, noterete che frasi come "W il Duce, Dux mea lux, quando c'era Lui si dormiva con le porte aperte" e molte altre vengono ripetute in maniera sistematica, svuotata, senza conoscerne il vero significato o la vera origine. Semmai doveste intrattenere una discussione sull'argomento politica poi... Beh in tal caso preparatevi a sentirne di tutti i colori: "non c'è nessuna differenza fra nazismo e fascismo, la guerra è stata persa per colpa dei tedeschi, gli americani ci hanno liberati per il petrolio, se ci sarebbe Mussolini non ci sarebbero i immigrati" e altra roba da far rabbrividire persino un siberiano internato in un gulag. L'origine di questo fenomeno potrebbe essere ricercata nel bisogno di distinguersi da una gioventù che tendenzialmente risulta essere, almeno a parole, "di sinistra". Quindi, avranno pensato i nostri bei bimbi nazi, quale miglior modo per apparire controcorrente, se non quello di schierarci nella tifoseria opposta?

domenica 20 maggio 2012

Ecco su cosa si può fare o non fare humour in Italia.

I bambini africani? Beh ovvio che sì! Muoiono come le mosche, non hanno né un nome né un volto, non sono italiani, dunque possiamo deriderli senza aizzarci contro una folla urlante. L'11 settembre? Eheheh, sono passati 11 anni quasi, inevitabile riderci sopra. E poi, per dirla proprio tutta, quei bastardi imperialisti a stelle e strisce se la sono cercata in fondo in fondo. La Costa Concordia? Ma sì dai, chi se ne frega dei 30 morti, il bello è deridere Schettino. E poi c'è quella telefonata superdivertente con la capitaneria di porto, mentre la gente moriva annegata! Sarah Scazzi? È la tipa di Brembate giusto? Beh su quella possiamo far humour, suo zio è uno spasso, tutte quelle vignette in cui dice "ho stato io" mi fanno scompisciare. Inoltre è morta più di un anno fa. Morosini? Eh no! Non toccatemi Morosini, che m'incazzo e chiamo la polizia postale, sia chiaro. È morto giovane e mentre faceva quello che più gli piaceva, era un campione anche se giocava nel Livorno che sta per retrocedere in serie C. Simoncelli? Stesso discorso di Morosini, basta sostituire Livorno a Honda e quinto posto nel mondiale a serie C. La ragazzina morta nell'attentato di Brindisi? No, non se ne parla, è successo ieri, era giovane e bella, aveva Facebook con tante foto profilo finite su qualsiasi TG, e la morte di ogni ragazzina è orribile. Quindi se la deridi o non sei triste quanto me, meriti una morte atroce, pezzo di merda privo di morale e di senso del pudore, che Dio ti maledica.

venerdì 11 maggio 2012

Festeggiare lo scudetto? No, meglio litigare per la terza stella.

Lo scudetto conquistato dalla Juventus è subito passato in secondo piano: impossibile festeggiare un successo, peraltro storico, senza farsi trascinare in inutili polemiche. Riguardo a cosa? Ma è semplice, la terza stella da apporre sulla maglia bianconera a partire dal prossimo anno. La cosa peggiore è che il tutto è partito proprio dalle file bianconere, per di più dai ranghi alti della società. Come pretendere che i tifosi non si infiammino sentendo slogan quali "La terza stella è nostra! Sono 30 sul campo!" pronunciati da presidente, direttore sportivo ed altri pezzi grossi bianconeri? Le altre tifoserie (e società) non hanno perso l'occasione per far passare in secondo piano il trionfo juventino, per rievocare prontamente i fantasmi di Calciopoli, riaprendo una delle tante ferite mai sanate nel calcio italiano. Da juventino, preferisco godermi questo successo strameritato senza dar alito a dietrologie che, a 6 anni di distanza, lasciano il tempo che trovano. Che siano 28 o 30 (o addirittura 32, secondo alcuni!) conta ben poco, l'importante è aver dimostrato che una squadra può rinascere dalle ceneri della B e tornare al successo anche con pochi top player, se il gruppo ha grande carisma e una guida risoluta.

martedì 8 maggio 2012

Come sputtanare un meme...

La condivisione sta alla base del fenomeno dei meme, è innegabile. Essi si diffondono sul web (e non solo) in maniera virale, incontrollabile, spontanea. In alcuni casi però tale "virus" può degenerare in metastasi finendo in mani sbagliate: è il caso, recentissimo, del povero WIlly Wonka. Qualche settimana fa ebbi la malsana idea di postare un paio di sue immagini in lingua originale su Age Of Memes, raccogliendo migliaia di condivisioni. L'ottimo risultato mi ha allora convinto a tentare la tortuosa strada del convertire il meme alla nostra lingua, ed il successo, ahimè, è stato ancora maggiore. A quel punto è accaduto l'imponderabile: decine e decine di improvvisati neofiti si sono lanciati nella creazione di immagini simili, finendo spesso col travisare o trascurare del tutto il significato del meme. E fu così che i soliti admin brufolosi 13enni (è sempre colpa loro) hanno deciso di approfittare del fenomeno, sulle loro pagine con milioni di seguaci, sulla scia del successo di cagate quali Misseri ("ho stato io a fare qualsiasi cazzata..."), il povero Me gusta stuprato a ripetizione e tante altre povere creature diventate fenomeno di massa. Troppo di massa.

Ah, dimenticavo: la colpa di tali stupri ovviamente è stata data alla pagina, cioè ad Age of Memes, che ha reso noti Wonka & company al grande pubblico. Un po' come se un cattolico osservante accusasse Gesù per l'esistenza delle bestemmie....

sabato 28 aprile 2012

La schedina di serie A più prevedibile di sempre.


Bologna - Genoa  2
Atalanta - Fiorentina  GOAL
Inter - Cesena  1
Lecce - Parma  1
Novara - Juventus UNDER 2,5
Siena - Milan  2
Udinese - Lazio  X

-Ciao che lavoro fai? -Sono il ballerino bello e scarso di Amici

Ogni edizione di Amici ha il suo ballerino bello ma scarso. È matematico. Rappresenta al contempo tutto ciò che un ballerino non dovrebbe essere e tutto ciò che le ragazzine vorrebbero scoparsi selvaggiamente. La sua storia è quasi sempre identica: è sfortunato, ha avuto un'infanzia di merda, quindi come minimo è stato adottato da una tossicodipendente che poi si è tolta la vita quando la hanno licenziata dallo strip club. Dunque il nostro caso umano non ha potuto studiare danza. "E allora come cazzo ci arriva al serale di Amici un semidilettante, dopo decine di provini, esami ed eliminazioni varie?" vi starete chiedendo voi. Bene, la risposta è semplice: intenerendo ed arrapando col suo ciuffo del cazzo milioni di stronzette 14enni con l'iPhone, che puntualmente lo votano coi soldi del papi e gli salvano il culo. Immancabili poi nel copione di ogni edizione di Amici, i contrasti con uno degli insegnanti, il quale giustamente gli fa notare che è una capra e che dovrebbe lasciar perdere il ballo per dedicarsi alla siderurgia o all'ippica. Questi verrà odiato e minacciato dal pubblico in studio e da casa, per la sola "colpa" di aver detto la verità. Il povero danzatore sfigato contro il cinico e malvagio professore: manca solo il lieto fine per questa favola preconfezionata dalla De Filippi. Lieto fine che però non arriva: infatti andando avanti col programma i limiti tecnici del caso umano diventano così imbarazzanti che nemmeno il suo ciuffo all'ultimo grido e il suo visino truccato possono salvarlo. Uscirà in lacrime, fra gli applausi, ricevendo anche offerte di lavoro: nell'industria siderurgica, s'intende.

martedì 24 aprile 2012

È il 25 aprile, festeggiamo la sconfitta della nostra Nazione dai!

Un popolo normale non festeggerebbe mai una cocente sconfitta militare, il tradimento ai propri alleati e la consegna del Paese in mani straniere. Ma, si sa, l'Italia e gli Italiani non hanno nulla di normale. Ecco dunque spiegate le celebrazioni del 25 Aprile. Se stai perdendo una guerra, se il tuo Paese è stremato dal conflitto e per di più viene invaso dagli Americani, perché combattere strenuamente come i giovani tedeschi? Perché cercare di chiudere la guerra nella maniera più decorosa possibile? Perché far tutto ciò quando puoi utilizzare il vecchio trucco del "passare dalla parte dei vincitori"? Gli Italiani, da buoni furbastri, non hanno esitato a passare dalla parte del più forte, dichiarandosi prontamente "antifascisti da sempre", pur avendo acclamato il Duce qualche giorno prima ad uno dei suoi ultimi discorsi. Passando dalla parte dei nemici, gli Italiani hanno inoltre trovato il modo per risultare, pensate un po', vincitori nella seconda guerra mondiale! Per capire quanto sia ridicola questa situazione, è sufficiente una metafora sportiva: immaginate Buffon che alla finale degli Europei di calcio, indossa al 90esimo la maglia della nazionale spagnola in vantaggio per 4-0 sugli azzurri, pur di alzare un trofeo. Ridicolo, direte voi. Eppure è proprio questo che festeggiamo -pardon, festeggiate- oggi in Italia, un repentino cambio di squadra quando la partita appariva ormai irrimediabilmente persa. Ed è su questo repentino voltafaccia che, parole di Napolitano, si fonda la nostra Repubblica: praticamente una porcata degna di un paese di porci. E chi se ne frega se i soldati francesi (magrebini per l'esattezza) con la scusa di liberarci stuprarono solo a Roma decine di donne, chi se ne frega se i partigiani prima e dopo il 25 aprile compirono centinaia di esecuzioni sommarie ai danni di presunti fascisti, amici di fascisti, preti ed altra gente anche solo lontanamente riconducibile al Regime? Chi se ne frega se da allora gli USA hanno basi militari su mezzo stivale e ci comandano a bacchetta da oltre 70 anni? Chi se ne frega dei poveri ragazzi della R.S.I. trucidati perché "dalla parte sbagliata", o di quelli dell'esercito italiano lasciati allo sbando in giro per l'Europa? Oggi è il 25 aprile, il giorno in cui terminò il controllo nazista sul Paese. Ok ok, iniziò quello a stelle e strisce subito dopo,  ma chi se ne frega...

lunedì 23 aprile 2012

Pronostici Serie A turno infrasettimanale

Atalanta - Chievo 1
Cagliari - Catania  1
Novara - Lazio  GOAL
Roma - Fiorentina  OVER 2,5
Lecce - Napoli  X2
Palermo - Parma  X
Siena - Bologna  UNDER 3,5
Udinese - Inter  X
Milan - Genoa  1
Cesena - Juventus  2

domenica 22 aprile 2012

Benvenuti in Italia, dove 4 cazzoni fermano la serie A

Quel che è successo ieri allo stadio di Genova ha dell'incredibile: quattro delinquenti fancazzisti si sono permessi di interrompere per 45 minuti una partita di serie A, e dico serie A non oratorio o calcetto fra amici, per protestare contro i propri beniamini, rei di non essere degni di indossare la maglia rossoblu del Genoa. Petardi, fumogeni, poi il blocco minaccioso del tunnel degli spogliatoi, la costante minaccia di un'imminente invasione di campo, per concludere con la richiesta categorica ai giocatori "Consegnateci maglie e pantaloncini, ora!". E così presidente, dirigenti, DIGOS e calciatori cosa fanno? Accontentano la richiesta di questi pseudo-hooligans, consegnando loro le maglie, prima che Sculli metta una buona parola con un capo ultras per far riprendere la gara con "soli" 45 minuti di ritardo. Una vergogna. In Inghilterra non sarebbe mai stato concesso a questi tizi di abbandonare il settore per cui hanno pagato, di spostarsi liberamente dentro allo stadio per arrampicarsi sulle balaustre, sulle reti ed infine sopra l'entrata degli spogliatoi. Inoltre, essendo essi a volto scoperto, sarebbero stati immediatamente identificati e fermati a fine partita, con relativo divieto a vita di frequentare impianti sportivi. Qui invece? Un emerito cazzo, il presidente genoano Preziosi farà l'offeso e l'indignato dopo aver fatto finta di nulla per anni ed anni di fronte al comportamento di queste merde. Abete farà come da copione l'affranto. La Lega calcio condannerà il fatto senza punire nessuno. E gli ultras potranno tenere in scacco quando vorranno il campionato professionistico più seguito del Paese. Benvenuti in Italia...

sabato 21 aprile 2012

Se il Titanic fosse stato costruito in Italia...

La gara d'appalto per la costruzione viene ovviamente falsata, assegnando il lavoro ad un'azienda napoletana con alle spalle dodici condanne per truffa, riciclaggio ed associazione a delinquere: la migliore disponibile in città. Iniziati i lavori in un cantiere del porto di Napoli, questi proseguono a rilento a causa di furti, sabotaggi e scarsa volontà dei dipendenti stessi, mal abituati ad un lavoro serio e duraturo. O forse, semplicemente, mal abituati al lavoro. Il Titanic viene così ultimato con 2 anni di ritardo. La cerimonia d'inaugurazione slitta perché, essendo costruita con cartapesta e muri in cartongesso, la nave non regge il primo impatto con l'acqua: un rinvio di altri sei mesi, giusto in tempo per consentire alla giunta partenopea uno show poco prima delle elezioni amministrative. Ed eccoci al viaggio inaugurale: Napoli-New York. I posti in prima classe sono occupati da politici, manager e dirigenti d'azienda, banchieri e una scorta pressoché illimitata di puttanoni, meglio noti come accompagnatrici o escort. Seconda classe occupata da tutti quelli che non sono riusciti a farsi raccomandare per andare in prima. In terza classe va la massa di borghesucci\mangiapasta\guardapartite, tra cui Giacomo da Castellammare di Stabia, detto Jack, che ha vinto il biglietto al videopoker. Jack vuol andare a New York per cercare di realizzare il suo sogno e il sogno di tutti i suoi avi: fare l'aiuto-pizzaiolo in una pizzeria d'asporto alla periferia della Grande Mela. Rosalinda, detta Rosa, è la figlia di un imprenditore veneto, e passeggia sul ponte per smaltire gli effetti di una pippata di coca. Jack la nota, la guarda. Lei lo guarda. Lui la guarda. Lei lo fa manganellare dalle sue guardie del corpo, la infastidisce la vista dei morti di fame, per giunta terroni. Fine.

Ah già, la nave affonda perché il capitano è un incapace, avendo conseguito il diploma al nautico grazie a Grandi Scuole, e va a scontrarsi contro la Corsica. Le scialuppe non bastano nemmeno per un quinto dei passeggeri, e le poche presenti sono in realtà canoe comprate in offerta al Decathlon. Muoiono quasi tutti mentre Barbara D'urso, passeggera sulla nave, filma tutto col cellulare, aggiudicandosi così il premio Pulitzer.

venerdì 20 aprile 2012

Pronostici Serie B 21/04/2012

Albinoleffe - Juve Stabia  GOAL
Ascoli - Brescia  2
Bari - Torino  X2
Crotone - Verona  1X
Empoli - Modena UNDER 2.5
Nocerina - Reggina  X
Sassuolo - Gubbio  1
Vicenza - Sampdoria OVER 1.5
Livorno - Cittadella primo marcatore maglia numero 25

giovedì 19 aprile 2012

Non si scherza sulla morte! E se lo fai devi morire atrocemente.

È morto un vip, sei triste, ti mancheranno le sue canzoni o i suoi (pochi) goal in serie C3 o le sue (inesistenti) vittorie in Motogp? Bene. Quale miglior modo di onorare la morte di questo sconosciuto, se non quello di augurare la morte a chi non lo rispetta? Arrivando addirittura a minacciare ed insultare gente a casaccio che non ha nessuna intenzione di piangere per uno morto famoso? Ma ve lo immaginate voi Morosini, in decomposizione, che si compiace di tutti quelli che in suo nome augurano la morte al primo che passa, colpevole solo di essere onesto e di ammettere "non lo conoscevo dunque la sua morte non mi tocca"? Ma dico io, ce lo vedete voi Lucio Dalla, mangiato dai vermi, che approva che in suo nome si minacci di morte qua e là? O Vasco, che dall'oltretomba.. No aspettate non è ancora morto, ma avete capito cosa intendevo. La verità è che ormai è più grave ridere della morte di uno sconosciuto che augurare atroci tormenti eterni a chi appunto non dimostra alcuna sensibilità o semplicemente non si rattrista più di tanto per la perdita di un "v.i.p.", mostrando pura indifferenza a riguardo. Il problema è far capire a questa gentaglia un paio di cosette: piangere un morto non lo riporta in vita, come deriderlo non lo ammazza nuovamente. Morta è e morto rimane. Oddio, poi se ve la prendete col falegname supereroe dopo 3 giorni son cazzi amari, ma quello è un caso limite....

sabato 14 aprile 2012

Il segreto per passare da "mediocre" a "campione".

1- Muori

Non importa se da vivo eri un motociclista dalla caduta facile, un giocatore di volley 37enne alla soglia della pensione, un centrocampista mediocre di una categoria inferiore. La morte farà di te un campione, automaticamente. Se hai una pagina Facebook, avrà un exploit esagerato di nuovi fans, nelle ore immediatamente successive al tuo decesso. Giornali e tv non parleranno che di te, e se avrai culo rinvieranno pure una giornata di campionato del tuo sport, anche se con la tua morte non c'entra francamente un cazzo.

Pronostici Serie B 14\04\2012

Cittadella - Ascoli X2
Grosseto - Nocerina GOAL
Gubbio - Vicenza 1X
Modena - Varese UNDER 2,5
Pescara - Livorno 1
Reggina - Crotone X
Sampdoria - Brescia X2
Verona - Bari 1

"Non sei d'accordo con me? Sei un cancro".

Ricordate quei tempi lontani in cui, per avere la meglio in una discussione (sul web e non), bastava etichettare i nostri interlocutori come "bimbiminchia"? Bei tempi eh? Bastava pronunciare quella parolina per primi, ed il gioco era fatto: la discussione la tenevamo in pugno noi da quell'istante. E potevamo gustarci con calma le giustificazioni del nostro avversario, pronto a snocciolare un elenco infinito di indizi atti a scagionarlo dall'essere bimbominchia. Ma poi sfortunatamente i tempi sono cambiati, il concetto di bimbominchiaggine si è allargato a sproposito, manco fosse l'ano di Lisa Ann. Bimbiminchia di ogni specie\età\razza hanno cominciato a dare del bimbominchia ad altri bimbiminchia, anzi a dir la verità la parola ha perso completamente il suo significato originario, facendo la fine del termine "moralista": tutti la usavano, nessuno ne conosceva il corretto significato. Come districarsi allora in una situazione simile? Come avere sempre la meglio in una discussione di qualsiasi genere? Semplice, facendo una diagnosi fulminea al nostro interlocutore: non è d'accordo con noi? Allora è un cancro. Ascolta un genere musicale che a noi non va a genio? Fottuto cancro. Ha commesso un errore ortografico? Dannato cancro analfabeta. Tifa Juve? Cancro bianconero dimmerda. La sua pagina ha più successo della nostra? Cancro rovina di Facebook delinquente avanzo della società. E così via, non preoccupiamoci della motivazione, l'importante è usare il termine cancro e usarlo per primi, ci farà automaticamente avere ragione ed apparire ganzissimi quasi quanto Giorgio Mastrota al festival del materasso di Monza. Funziona! L'ho visto fare a degli oldfags espertissimi! :D

mercoledì 11 aprile 2012

Pronostici 32^ giornata Serie A

Roma - Udinese 1 o over 1.5
Catania - Lecce under 2.5
Fiorentina - Palermo X2
Genoa - Cesena 1
Inter - Siena GOAL
Juventus - Lazio X2
squadra straniera - Atalanta NO GOAL
Parma - Novara 1

Approved by Doni & zingari.

martedì 10 aprile 2012

Intervista ad un ex Emo.

Conosco B. da circa 8 anni, ma non entravo in camera sua da un bel po', da quando ci siamo allontanati frequentando compagnie diverse. Eppure mi sembra sia cambiato poco o nulla: stesso poster di Pulp Fiction, stesse cataste di film masterizzati, stessa sedia-armadio piena di t-shirts. Lui è vergognatissimo, ma dopo essersi assicurato che non farò il suo nome, mi invita a cominciare con le domande.
O: Quanti anni hai?
B: 23
O: Quando hai iniziato a sentirti emo?
B: Nel 2008, quando mi trovai per studio lontano da casa e passai un brutto periodo.
O: Per te cosa voleva dire "essere emo"?
B: Era il mio modo per far vedere a tutti il mio disagio, e allo stesso tempo per distinguermi dal resto del mondo. Inoltre volevo far incazzare i miei conciandomi a quel modo.
O: A livello di look, come si manifestava il tuo essere emo?
B: Jeans categoricamente neri, cinture maglie e scarpe sgargianti, o a quadri. Ciuffo d'ordinanza, immancabile. Avevo i dilatatori ai lobi delle orecchie e feci pure il piercing al naso, ma fece infezione e lasciai perdere subito per il dolore.
O: Ma da vero emo non avresti dovuto amare il dolore?
B: In teoria sì ma io mi limitavo alle sofferenze psicologiche.
O: Domanda stupida ma necessaria: ti sei mai tagliato? O provocato volontariamente lesioni?
B: Solo una volta, ma non per il piacere di farlo, solo che avevo bisogno di dimostrare ai miei amici di non essere un poser. Dunque presi la limetta del tagliaunghie e mi ferii le nocche superficialmente.
O: Quando hai capito di non essere più emo?
B: Semplicemente capii di non essere più l'eccezione, ma la regola. Ero su un bus urbano, una mattina, e vidi entrare un'orda di ragazzini di 13-14 anni vestiti come me, tutti uguali. E provai un immenso disprezzo. Poi pensai che se fossi stato vicino a loro, chiunque mi avrebbe associato a loro. Dunque decisi di distaccarmi da quello stile, mi rasai a zero anche perché iniziavo a perdere qualche capello di troppo, e tenni solo un dilatatore.
O: Adesso come ti definiresti?
B: Sono un ragazzo normale e spero di non poter essere catalogato in nessuna categoria.

Come fingersi comunisti nel terzo millennio.

Uscendo da 4 anni di governo Berlusconi, l'Italia ha visto ricomparire improvvisamente al proprio interno una miriade di giovani pseudo-alternativi-comunisti-facdesistem-noglobbbal. Ovviamente noi borghesi altolocati non  oseremmo nemmeno avvicinarci a tale maleodorante plebaglia. Però, considerando che questo stile simil-rivoluzionario fa gola a molte simpatiche giovincelle in cerca di un Che Guevara da cui farsi sfondare...Beh, solo per questo possiamo fare uno sforzo, fingendoci comunisti con qualche semplice trucchetto. Per prima cosa l'abbigliamento: scordatevi l'eskimo anni '70 e la kefiah, ormai basta una bella camicia a quadrettoni (di marca ovviamente) e un paio di Converse consumate (per i più pigri, esistono modelli in stile finto-sporco e finto-vecchio). Accessori immancabili sono poi l'iPhone con cover rigida rossa con falce e martello aerografate sopra e Che Guevara come sfondo, da cui aggiornare status anticapitalisti approfittando delle rete WiFi del vostro Mc Donalds di fiducia. Leggere Marx, Engels, Gramsci e quegli altri vecchiacci è inutile: basta fare un salto su Google per trovare tutte le conoscenze necessarie. Ed il gioco è fatto.

domenica 8 aprile 2012

Il vero significato della Pascua

Una riflessione semplice ed ironica (ma tristemente vera) sulla festa di Pasqua, meglio conosciuta ormai come il Mammavoglioluovokinder Day. .

sabato 7 aprile 2012

Disperazione nel PD dopo le dimissioni di Bossi: "E ora come faremo a perdere le elezioni?"

Parliamoci chiaro: dato che il PdL senza Silvio è praticamente morto (e lo sarebbe pure con Silvio), dato che la Lega subirà un inevitabile crollo di immagine (e di preferenze), dato lo scandalo sui rimborsi che ha coinvolto Rutelli (che non conterebbe comunque un cazzo), il PD sarebbe stra-favorito per la vittoria finale. Sarebbe dico, perché conoscendoli, quelli del Partito Democratico immancabilmente si complicheranno la vita. Cominceranno col litigare per il candidato premier: Gargamella Bersani vs Vendolasotuttoio vs Di Pietro meglio noto come "Translated by Bing". Superato questo ostacolo con un paio di scissioni interne e la nascita di altri 15-20 partitini di sinistra, il candidato premier "democratico" finirà come minimo col farsi trovare, poco prima delle elezioni, nudo e strafatto nel bagagliaio del minivan di un trans non operato rumeno con tre tette ed una svastica tatuata in fronte. E questa è solo una mia personalissima previsione ottimistica della vicenda.

giovedì 5 aprile 2012

Come fingersi tristi per commemorare il terremoto in Abruzzo.

Per prima cosa assicurarsi dell'esistenza dell'Abruzzo. In secondo luogo bisogna assolutamente condividere centinaia di catene a riguardo: Twitter, Facebook, sms, email, anche stampandole e infilandole sotto la porta ai vicini. Bisogna mostrarsi davvero abbattuti: nessuno deve sapere che in realtà a noi del terremoto non ce ne fotteva un cazzo il giorno stesso come non ce ne fotte un cazzo tre anni dopo. Sarebbe troppo da insensibili suvvia, davvero inaccettabile e immorale. E se ci capita sotto tiro qualcuno che, a differenza nostra, ha il buon senso di ammettere con schiettezza che se ne sbatte allegramente le balle de L'Aquila e company? Beh, in tal caso bisogna dare il meglio di noi: è solo insultandolo e segnalandolo che dimostreremo di essere davvero vicini agli Aquilani! E poi, giunta la mezzanotte, magicamente cesseremo di pensare alla causa dei terremotati e potremo tornare a condividere link animati su Facebook.

Le 10 regole per non addormentarsi guardando il film di willwoosh.

"Ma chi? Quel cretino di You Tube ha fatto un film?!"
Esatto amiche, l'idolo delle 13enni italiane alle prese col primo ciclo mestruale ha fatto un film! E che trama spettacolare! L'allegro festival dei luoghi comuni: il padre farfallone, il figlio che non scopa mai e che ha lasciato l'università, il difficile rapporto padre-figlio, l'amore impossibile del suddetto sfigato per una pseudo Megan Fox italiana. Il tutto condito da  imperdibili gag comiche che farebbero invidia a Colorado. Si segnala una grande interpretazione da parte delle comparse: un passante in particolare, profumo di Oscar per lui? Concludo con i 10 segreti per non addormentarsi: non guardate questo film, non guardate questo film,  non guardate questo film, non guardate questo film,  non guardate questo film, non guardate questo film,  non guardate questo film, non guardate questo film,  non guardate questo film, non guardate questo film. Ah, nota conclusiva: willwoosh in alcune scene sembra gay.... Nelle altre lo è del tutto.