sabato 2 giugno 2012

L'invasione dei truzzi neofascisti.

Uno degli esemplari sociali più spettacolari e curiosi dei nostri tempi è senza dubbio il truzzo neofascista. Abbigliandosi ed atteggiandosi come un comunissimo truzzo, o bimbominchia che dir si voglia, egli ben si mimetizza fra la massa. Fortunatamente però, alcuni dettagli ci aiutano notevolmente nella sua individuazione: sul suo smartphone con cover del Duce comprato da un extracomunitario clandestino, tra una canzone e l'altra di David Guetta e Skrillex possiamo riconoscere infatti Faccetta nera ed altri inni del Ventennio, impostati come suoneria. Altro cult è il discorso di dichiarazione di guerra del Duce impostato come sveglia, da alternarse rigorosamente all'Inno di Mameli (che originalità!). Parlando con un tizio del genere, noterete che frasi come "W il Duce, Dux mea lux, quando c'era Lui si dormiva con le porte aperte" e molte altre vengono ripetute in maniera sistematica, svuotata, senza conoscerne il vero significato o la vera origine. Semmai doveste intrattenere una discussione sull'argomento politica poi... Beh in tal caso preparatevi a sentirne di tutti i colori: "non c'è nessuna differenza fra nazismo e fascismo, la guerra è stata persa per colpa dei tedeschi, gli americani ci hanno liberati per il petrolio, se ci sarebbe Mussolini non ci sarebbero i immigrati" e altra roba da far rabbrividire persino un siberiano internato in un gulag. L'origine di questo fenomeno potrebbe essere ricercata nel bisogno di distinguersi da una gioventù che tendenzialmente risulta essere, almeno a parole, "di sinistra". Quindi, avranno pensato i nostri bei bimbi nazi, quale miglior modo per apparire controcorrente, se non quello di schierarci nella tifoseria opposta?