lunedì 2 luglio 2012

Nel 2043 verrà svelato il colpevole dell'attentato di Brindisi

Dopo anni di indagini, processi, perizie costosissime, udienze in diretta tv, speciali di Porta a Porta e Quarto Grado, nel 2043 (previsione abbastanza ottimista) finalmente scopriremo con chiarezza cosa avvenne a Brindisi il 19 maggio 2012, quando una bomba uccise Melissa Bassi (un altra angielo volata nll cielo).
In breve: un pensionato arterosclerotico, ex agente dei Servizi Segreti deviati italiani nonché ex massone, trovandosi in combutta con l'estrema destra e il Mossad Israeliano, ha piazzato una bomba di fabbricazione russa vicino alla scuola di Melissa, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica a favore della chiusura di Green Hill.

Comunque una spiegazione più plausibile di quelle date per le stragi di Ustica e di Bologna.

Italia umiliata in finale. Ma sul web tutti incolpano Monti.

Un 4-0 così netto e giusto come quello subìto dagli Azzurri non dovrebbe lasciar spazio a polemiche o controversie di alcun tipo: zitti e casa, ci hanno dato dato una lezione di calcio. Ma l'italiano medio, si sa, stupisce sempre per fantasia ed imprevedibilità, soprattutto riguardo ad argomenti futili se non addirittura trascurabili. Quindi, inevitabilmente, dopo la sconfitta azzurra bisognava trovare un capro espiatorio su cui scaricare rabbia e frustrazione: e chi meglio dell'odiatissimo premier Monti, accorso allo stadio di Kiev per sostenere la Nazionale? Meglio prendersela con lui piuttosto che con l'altro Mario, presunto Super, che in campo ha toccato 3 palloni sbagliandone 5. Meglio accusarlo di non aver cantato l'inno di Mameli piuttosto che ammettere che Prandelli, poveraccio, ha clamorosamente steccato la formazione. Più facile accusare Monti di portar sfiga, invece di ammettere che la nostra Italia ha stentato in un gruppo facilissimo ed è approdata in finale solo dopo aver battuto (ai rigori) la più brutta Inghilterra di sempre e la solita Germania che quando ci affronta si caga in mano inspiegabilmente. E così il web si scatena contro Monti, su Facebook impazzano fotomontaggi (leggasi "disegnini penosi fatti con Paint") in cui assume le sembianze di gufo o becchino o in cui gli si rinfaccia di aver aumentato le tasse, ormai un classico. Nel frattempo in Spagna se la ridono pensando alle polemiche di qualche settimana fa sul  presunto biscotto di Spagna-Croazia: gli spagnoli il biscotto ce lo hanno fatto in finale. E hanno fatto bene.